Sindrome dell’occhio secco: cosa succede ai nostri occhi quando non indossiamo bene la mascherina? In questa situazione così delicata legata al COVID-19 e con il pericolo sempre più legato alle nuove varianti, più che mai i dispositivi di protezione individuale sono un’arma efficace.
In primis, ovviamente, vi sono le mascherine, che rappresentano un’arma potente di protezione per noi stessi e per gli altri, in quanto se indossate correttamente nelle varie situazioni ci aiutano a prevenire il contagio e la diffusione del virus.
Appunto, se indossate correttamente: un aspetto che spesso viene trascurato, ma che è di estrema importanza per la salute.
Un indosso non corretto, infatti, può non solo annullare l’effetto protettivo, ma portare anche ad altre complicazioni: una di questa è la cosiddetta “sindrome dell’occhio secco”.
Sindrome dell’occhio secco: di cosa si tratta? Da cosa è causata?

La sindrome dell’occhio secco è un disturbo oculare, che può avere alla base o una ridotta produzione lacrimale ( meglio nota come ipolacrimia), un’ eccessiva evaporazione lacrimale o ad un’alterata qualità e composizione lacrimale (o dislacrimia).
Tra i vari sintomi il più comune è senza dubbio il dolore oculare, al quale si affiancano il senso di un corpo estraneo all’interno dell’occhio, rossore, bruciore ed annebbiamento visivo. Sintomi caratteristici e tipici della zona oculare, ai quali spesso si affiancano anche disturbi alla gola e al seno paranasale, come congestione nasale o sinusite, allergie stagionali, mal di testa.

Nel caso in cui tale disturbo oculare sia dovuto ad un’evaporazione lacrimale eccessiva, alla base di tale fenomeno vi possono essere diversi fattori quali:
- malattie locali (blefariti, congiuntiviti)
- errato o eccessivo utilizzo di lenti a contatto e/o colliri
- assunzione di alcuni farmaci , come immunosoppressori, decongestionanti, antistaminici, diuretici, antidepressivi
- età avanzata
Sindrome dell’occhio secco e mascherine: qual’è il nesso? A cosa prestare attenzione
Una condizione, quella legata della sindrome dell’occhio, che ha subito un netto peggioramento da quando è subentrata la necessità d’indossare le mascherine come mezzo di protezione e prevenzione nei confronti del COVID-19, tanto che si parla sempre più di Mask-associated dry eye’ (MADE).
Infatti l’indosso della mascherina, soprattutto se non corretto, fa sì che il flusso di aria risalga a pressione dalla bocca verso l’occhio, aumentando così la secchezza della superficie oculare. Un fenomeno molto comune nei videoterminalisti, nei portatori di lenti a contatto, nelle donne in menopausa
Per questo è ancora più importante indossare correttamente le mascherine, siano essere chirurgiche o FFP2/FFP3, avendo la premura di coprire bene naso e bocca e facendole aderire bene al viso