Firmato l’accordo tra Regione-Cei che permetterà dal 3 aprile la vaccinazione in Chiesa.
Sono 500 le parrocchie in Sicilia che hanno aderito all’iniziativa della campagna vaccinale, siglata in un accordo tra l’assessorato regionale della Salute e la Conferenza episcopale siciliana.
In ogni parrocchia saranno distribuite circa 100 dosi di vaccino Astrazeneca destinate a soggetti tra i 69 anni e i 79 anni.
A quanto pare, l’ormai confermato rischio di trombosi non ha rallentato la corsa al vaccino che da aprile coinvolgerà i parrocchiani di 500 parrocchie, i quali potranno iniziare a prenotare la propria dose di vaccinazione in chiesa nella simbolica giornata del Sabato Santo.
Secondo le indicazioni della Regione Sicilia, la vaccinazione in Chiesa sarà effettuata se raggiungeranno un minimo di 50 prenotazioni per parrocchia, tuttavia non è giunta alcuna spiegazione sulle motivazioni che ne vietano l’adesione se il numero minimo di prenotazioni non verrà raggiunto.
In questi giorni sono stati inviati i moduli per la partecipazione alla Chiese che aderiscono all’iniziativa. Gli stessi saranno poi inoltrati al Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, secondo le modalità che verranno concordate con la Conferenza episcopale siciliana.

In Sicilia vaccinazione in Chiesa, ma come funziona?
Ancora poco chiare le modalità con cui saranno vaccinati i parrocchiani che si ritroveranno in un luogo di culto, lontani quindi da presidi medici, ad aderire ad una campagna vaccinale.
L’assessore alla Regione – Ruggero Razza – chiarisce che non vi sarà nemmeno la presenza di medici ma che, se qualche parrocchiano dovesse richiederlo, potrà essere loro offerta nel limite del possibile la presenza di un addetto per il supporto del sistema di emergenza e urgenza per eventuali evenienze.