Un gioielliere spara ai ladri, uccidendone due e ferendo il terzo: i rapinatori erano entrati nella gioielleria per rubare e l’uomo ha reagito.
Siamo a Cuneo, e già nel 2015 l’uomo assieme alle figlie, era stato legato e imbavagliato mentre venivano rubati gioielli per un valore di 300.000 euro. Due dei ladri furono fermati pochi mesi dopo.
Gioielliere spara ai ladri: si riapre il dibattito sulla legittima difesa

Il gioielliere in questione è sotto shock, così come chiunque fosse nei pressi del negozio ieri pomeriggio: molte persone hanno assistito alla scena e ancora faticano a credere che sia successo a pochi metri da loro.
L’insicurezza di chi ha negozi, che non si sente protetto dalle istituzioni porta a difendersi come si può. D’altronde si tratta di una lotta per difendere il proprio sostentamento e cosa è giusto e cosa è sbagliato è molto difficile da stabilire.
Gioielliere spara ai ladri: cosa dice la legge?

La legittima difesa è stata modificata sia nel 2006 che nel 2019, i punti cardine rimangono invariati.
Per invocarla ci dev’essere un reale pericolo per la propria incolumità o quella altrui, pericolo che renda inevitabile l’utilizzo di un’arma. In caso l’offesa sia rivolta a beni, per invocare la legittima difesa è necessario che la condotta pericolosa sia in atto e vi sia una rela possibilità di aggressione.
Che significa? In parole povere che i ladro devono mettere in atto condotte che facciano pensare ad un immediato pericolo, per sé stessi o per chi ci è vicino in quel momento. Se i rapinatori stanno minacciando senza confermare con i fatti le loro intenzioni, e noi spariamo in teoria abbiamo ecceduto.
Nella pratica però le cose non sono così facili: si parla di momenti concitati, in cui una persona che di sicuro non è un pistolero né un cecchino, si trova di fronte persone che vogliono rapinarlo e capire se hanno intenzioni più o meno serie non è così facile.
Un rapinatore di solito non usa gentilezza e cortesia, Lupin non a caso è un cartone, ma utilizza modi intimidatori e violenti in modo da incutere paura nella vittima. Quindi nella caso del gioielliere che spara ai ladri, tutto sta nel vedere come si sono svolti i fatti: c’era un immediato pericolo? Erano armati? Avrebbero potuto veramente fargli del male?
Tutto ciò scatena l’ennesimo dibattito sulla legittima difesa e su come le persone la percepiscono. Voi che ne pensate?
se si è in pericolo imminente di morte …solo allora posso sparare e difendermi…… ma se sono gia morta, uccisa dai ladroni, come posso difendermi ? Vincono sempre i ladri , quasi mai vengono acchiappati e se vanno in galera è solo per alcuni giorni. Ma quest volta i ladri andranno via a mani vuote. Sono dalla parte di Roggero
È una questione molto delicata…in gioco c’è davvero molto e non è facile trovare la soluzione giusta.
mi dicono che ho gia inviato un commento, in realta volevo dire sono dalla parte dei buoni , di Roggero