Negli ultimi giorni, con la maggior spinta alla campagna vaccinale (complice anche la prossima estensione del Green Pass a partire del 15 ottobre ) la questione legata alla quarantena per i vaccinati torna sul banco nel dibattito politico e scientifico. A riaprirlo è stato il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri, che ha dichiarato come questa misura di prevenzione, così come mascherine e distanziamento, nel tempo potrebbero essere accantonate, anche se non nell’immediato:
“Le cose stanno andando molto bene, è un momento di transizione. Stiamo attenti ad eventuale altre varianti, osserviamo ciò che accadrà in merito ai contagi dopo aver riaperto tutto, compreso le scuole. E poi credo sia auspicabile e anche molto di buon senso liberare coloro che sono vaccinati dalle quarantene[..]”.
Lo stesso Sileri ha inoltre affermato come il 2022 potrebbe rappresentare l’anno della svolta, se si continuano a monitorare le varianti Covid-19
Quarantena per i vaccinati: la situazione attuale
Ad oggi, stando alle ultime Circolari del Ministero della Salute, la quarantena in caso di contatto con un positivo al Covid-19 varia a seconda che tale contatto sia ad alto e a basso rischio, oltre che sullo stato del ciclo vaccinale.
Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, per “contatto ad alto rischio” s’intende:
- una persona che vive nella stessa casa di un caso COVID-19
- una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano)
- una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
- una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso COVID-19 in assenza di DPI idonei
- un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
- una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.
Per “contatto a basso rischio”, invece, si intende:
- una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, ad una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) o che ha viaggiato con un caso COVID-19 per meno di 15 minuti
- un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19, provvisto di DPI raccomandati
- tutti i passeggeri e l’equipaggio di un volo in cui era presente un caso COVID-19, ad eccezione dei passeggeri seduti entro due posti in qualsiasi direzione rispetto al caso COVID-19, dei compagni di viaggio e del personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto che sono infatti classificati contatti ad alto rischio.

Nel caso di ciclo vaccinale completo, la quarantena per i vaccinati non è necessaria se il contatto è a basso rischio, mentre è di almeno 7 giorni dall’ultima esposizione al caso se questo è ad alto rischio; nel caso invece di somministrazione di una sola dose di vaccino, il periodo di quarantena per i vaccinati è di almeno 10 giorni trascorsi i quali sarà necessario in ogni caso effettuare un tampone molecolare/antigenico negativo.
In ognuno di questi casi, la persona vaccinata deve comunque sempre adottare le opportune misure di prevenzione, ossia distanziamento sociale, mascherina ed igienizzazione delle mani