Letitia James dalla procura di New York: “Ci sono prove di frodi commesse da Trump”
La procuratrice Letitia James vuole costringere Trump e famiglia a testimoniare a tutti i costi:
“La Trump Organization ha usato valutazioni fraudolente di proprietà per ottenere benefici economici”
Ma non è tutto. A quanto pare l’ufficio del procuratore di New York ha annunciato di aver trovato delle prove significative del fatto che la società dell’ex presidente Trump avrebbe commesso frode e che intende costringere Donald Trump ed i figli a testimoniare.

“Abbiamo scoperto prove significative che indicano che la Trump Organization ha usato valutazioni fraudolente e fuorvianti per diverse proprietà per ottenere vantaggi, compresi prestiti, coperture assicurative e sgravi fiscali, per anni”
Ha dichiarato la New York Attorney General, Letitia James.
“Stiamo adottando le misure legali per costringere Donald Trump, Donald Trump, Jr. e Ivanka Trump a partecipare alla nostra inchiesta sulle transazioni finanziarie della Trump Organization, nessuno in questo Paese può scegliere se e come la legge si applica a loro”
Finora l’ex presidente ed i figli hanno ignorato i mandati di comparizione affermando che sono il risultato di “manovre incostituzionali” e delle politiche dell’ufficio del procuratore.
“Trump e i suoi figli sono dunque strettamente coinvolti nelle transazioni fraudolente sotto inchiesta e non saranno tollerati i loro tentativi di evitare di testimoniare”
Aggiunge ancora la procuratrice e cita diversi esempi in cui le valutazioni fraudolente sarebbero controfirmate da Trump.

Le testimonianze dei Trump sono necessarie per concludere l’inchiesta che va avanti da oltre due anni e che è basata su almeno 900mila documenti ottenuti dalla Trump Organization e tramite le deposizioni dei dipendenti ed altre prove, sempre secondo la procura, nonostante i tentativi di Trump di opporsi al mandato di comparizione.
L’unico membro della famiglia Trump che al momento è stato interrogato è Eric Trump che ha testimoniato alla fine del 2020.
Il legale dei figli di Trump, Alan Futerfas, sostiene che i mandati di comparizioni violano i diritti costituzionali dei suoi clienti, dato che l’inchiesta di James è chiaramente mossa da intenti politici.