Nella notte è stato approvato dalle commissioni riunite affari costituzionali e bilancio il bonus psicologo. Per la sua effettiva messa in pratica bisogna proseguire con l’approvazione della camera ma intanto un passo avanti è stato fatto.
Bonus psicologo: cos’è?
20mila euro è la cifra che sarà stanziata. Di questi, la metà andrà al potenziamento delle strutture sanitarie esistenti con il reclutamento di professionisti sanitari, l’altra sarà destinata ai cittadini che potranno usufruire delle sedute di terapia avendo a disposizione un contributo economico fino a 600 euro al mese.
Nel documento approvato si legge che il bonus psicologo è volto a “potenziare l’assistenza per il benessere psicologico individuale e collettivo, anche mediante l’accesso ai servizi di psicologia e psicoterapia in assenza di una diagnosi di disturbi mentali, e per fronteggiare situazioni di disagio psicologico, depressione, ansia, trauma da stress“.
Bonus psicologo: come richiederlo
Al momento ciò che si sa è che il bonus psicologo potrà essere usufruito da tutti i cittadini, eccetto coloro che presentano un Isee che supera i 50mila euro. Secondo le stime del governo l’intervento dovrebbe raggiungerebbe circa 16mila persone. Ovvero tutta quella fascia di popolazione con difficoltà economico-sociali.
Le modalità non sono ancora state esplicitate ma si suppone che verrà diffuso attraverso un voucher consegnato dal proprio medico di base.
Bonus psicologo: l’importanza della salute mentale
In seguito alla pandemia da Covid-19, tutelare la salute mentale è diventato ancora più importante.
Una prima proposta per il bonus psicologo per l’assistenza psicologica era stata lanciata a dicembre scorso dalla senatrice del PD, Caterina Biti, con un emendamento successivamente accolto da tutte le forze politiche. Si parlava della creazione di un Fondo Salute Mentale da 50 milioni di euro l’anno, ma il governo era stato costretto a posticiparlo per mancanza di fondi e copertura finanziaria.

In seguito alla pressione della politica e della società, il 4 gennaio è stata lanciata una petizione su Change.org per chiedere al governo di prendere sul serio in considerazione la proposta del bonus psicologo. Molte regioni, vista l’immobilità del governo, si sono successivamente mosse in autonomia, considerando anche i dati provenienti dall’ordine degli psicologi: 8 persone su 10 manifestano sintomi di malessere.
Occuparsi della salute mentale diventa importante
Sono quasi tre anni ormai che ci si è abituati ad un altro tipo di normalità. Distanziamento sociale, didattica a distanza, smartworking e restrizioni di ogni tipologia hanno costretto a cambiare le abitudini. C’è stato per molti individui un peggioramento di condizioni precedenti quali ansie, attacchi di panico, depressione. Altri hanno dovuto imparare a farci i conti. A farne le spese sono soprattutto i giovani, privati della loro infanzia e adolescenza, bloccati tra quattro mura. Tuttavia, il lockdown è stato un trauma collettivo che ha colpito tutti, seppur in modi diversi. Non va infatti dimenticato il lutto, inteso come perdita dei propri cari, separazione dalla propria rete sociale, perdita della stabilità e delle certezze riguardo il futuro.

Bisogna superare l’antico stereotipo che lo psicologo è per i pazzi. Se viene offerta la possibilità di prenderci cura della nostra salute mentale (ed anche fisica – vedasi psicosomatica), dovremmo combattere per questo diritto ed avere al nostro fianco un professionista pronto ad aiutarci a ricostruire i nostri pezzi perduti.
Articolo a cura di Silvia Rosiello